Secondo giorno di MantovaFilmFest che si apre nel segno di Pietro Germi, con la proiezione alle ore 11 di Un maledetto imbroglio, affascinante adattamento di “Quer pasticciaccio brutto di via Merulana” di Carlo Emilio Gadda: il film, con Claudia Cardinale e lo stesso Germi, uscì nelle sale nel 1959 dopo una lavorazione in cui leggenda narra di grandi contrasti tra regista e autore del romanzo, che non sembrava contento dell’esito finale.

Sia come sia, dopo il matinée dedicato al maestro genovese, la programmazione del MantovaFilmFest prosegue con le repliche dei primi due film in Concorso Billy di Emilia Mazzacurati e Disco boy di Giacomo Abbruzzese, rispettivamente alle 16 e alle 18. 

Per la sezione Filmdoc il secondo giorno di programmazione del MantovaFilmFest propone un’opera in prima visione per la città, assai stimolante per quanto riguarda il tema e la sua genesi: The matchmaker di Benedetta Argentieri è un documentario su Tooba Gondal, militante estremista islamica passata alle cronache come “La reclutatrice di ISIS” negli anni in cui la minaccia jihadista del sedicente Stato islamico era più pesante. Argentieri, reporter e documentarista di guerra già autrice di altre opere come Our war, rintraccia Tooba Gondal in un campo di prigionia in Siria e riesce a realizzare l’intervista alla base di questo film. A presentarlo al pubblico di Mantova la montatrice Serena Pighi, che introdurrà la proiezione prevista per le 20. 

In chiusura, come ormai consuetudine, il programma il doppio spettacolo in arena estiva per il Concorso opera prima. Oggi è il turno di Denti da squalo di Davide Gentile e I pionieri di Luca Scivoletto: due coming of age che condividono l’ambientazione estiva e la giovane età dei loro protagonisti per raccontare due storie di evasione a metà tra l’avventura e la commedia.